Qualche giorno fa, in alcuni seguitissimi blog è stata fatta notare la coincidenza del pellegrinaggio del Popolo Summorum Pontificum con la Giornata della Famiglia per l’Anno della Fede, ed è stato espresso il timore che ciò possa precludere l’accesso alla Basilica di San Pietro per la S. Messa conclusiva del pellegrinaggio, che sarà celebrata il 27 ottobre da mons. Rifan.
Abbiamo chiesto agli organizzatori del Pellegrinaggio qualche chiarimento in proposito, e possiamo ora riportare la nota con cui hanno risposto alle nostre domande:
Cari Amici,
abbiamo notato noi pure che, nei giorni scorsi, alcuni lettori di frequentati ed importanti blog hanno sottolineato con preoccupazione la coincidenza del Pellegrinaggio Summorum Pontificum del 24-27 ottobre 2013 con la Giornata della Famiglia per l’Anno della Fede, anch’essa in programma per il 26 e 27 ottobre prossimi. Siamo lieti di fornire anche a Voi alcuni chiarimenti in merito:
– la S. Messa Pontificale che sarà celebrata da mons. Rifan il 27 ottobre non è e non è mai stata prevista in S. Pietro, dove il Pellegrinaggio sarà solo il 26 ottobre, in mattinata (quando non è programmato alcun evento della Giornata della Famiglia, che inizia nel pomeriggio). Per la Chiesa ove celebrare la S. Messa di mons. Rifan si stanno tuttora vagliando alcune alternative, e la scelta finale sarà comunicata con il programma definitivo, nel prossimo mese di settembre. Sia quanto al 26 ottobre (quando il Pellegrinaggio Summorum Pontificum sarà in Basilica), sia quanto al 27 ottobre, dunque, non vi sono sovrapposizioni tra il programma del Pellegrinaggio e quello della Giornata della Famiglia;
– la scelta della data del Pellegrinaggio non è e non è stata facile, perché ogni opzione presenta indicazioni e controindicazioni. Quest’anno, poi, occorreva anche considerare che vi sono molteplici eventi già fissati in occasione dell’Anno della Fede (infatti, in ottobre – che è il mese ottimale per un pellegrinaggio romano – tutti i fine settimana sono impegnati da eventi con svolgimento in Basilica o in piazza S. Pietro). In definitiva, si è cercato di tenere conto sia di esigenze pratiche (per esempio: pare inopportuno fissare il Pellegrinaggio in piena estate o in autunno avanzato); sia di facilitare la partecipazione degli stranieri (non dimentichiamo che, se gli italiani possono raggiungere Roma più agevolmente, alcuni addirittura in giornata, per gli stranieri ciò è impossibile: per cui – per esempio – si è cercato di far coincidere il Pellegrinaggio con un periodo di vacanze scolastiche francese); sia del calendario della Basilica di S. Pietro (ci sono anche altri pellegrinaggi oltre al nostro e, comunque, la disponibilità della Basilica non dipende da noi); sia di esigenze di ordine spirituale (che dovrebbero avere la priorità su tutto). Non va nemmeno trascurato che l’inevitabile concomitanza o contiguità del nostro Pellegrinaggio con altri eventi, potrà consentire anche a pellegrini giunti a Roma per diverse finalità di entrare in contatto con il Populus Summorum Pontificum e, soprattutto, con la liturgia tradizionale, incontrandola proprio in S. Pietro, come è già avvenuto, con successo, l’anno scorso.
– sotto il profilo spirituale, l’organizzazione ha preso in particolare considerazione che il 27 ottobre, giorno conclusivo del Pellegrinaggio, secondo il calendario tradizionale è la solennità di Cristo Re: ciò che è parso e pare particolarmente significativo, non solo perché l’Anno della Fede si concluderà nella stessa solennità secondo il calendario riformato, ma anche per il significato proprio della festa della Regalità del Signore.
Come in tutte le cose, avremmo potuto prendere decisioni diverse, forse migliori; vorremmo, però, che tutti i pellegrini sapessero che, anche in questo caso, ci siamo comunque sforzati di non sbagliare, o di sbagliare quanto meno possibile.
Con sincera stima,
per il CISP
Giuseppe Capoccia, Delegato Generale